di
Saverio Casassa,
Roberta Odetti
e Camilla Salvestri
psicologi
Le fiabe esercitano da sempre su di noi un fascino profondo. Esse emergono dal mondo popolare, più o meno consapevolmente, come risultato della rielaborazione ripetuta di elementi, motivi e stilemi ricorrenti. La tradizione orale ha svolto per lunghissimo tempo un ruolo predominante nella diffusione delle fiabe, lasciando poi il posto alla modalità scritta che le ha codificate in forme definitive.
Sebbene oggi si tenda a ritenerle per lo più materiale per l’infanzia, in passato le fiabe furono oggetto di interesse soprattutto per gli adulti. Il linguaggio schietto e diretto verso lo scopo della vicenda permettono di immedesimarsi facilmente nel mondo fiabesco. La struttura narrativa molto semplice consente all’ascoltatore/lettore di seguire con grande facilità lo scorrere della storia e al contempo di arricchirla in maniera soggettiva attraverso la propria fantasia.
La partecipazione personale alla fiaba consente di mettere davanti a sé in maniera mediata alcuni elementi del proprio mondo interiore, siano essi aspetti bloccati, problemi oppure desideri o curiosità da esplorare. Condividendo e ritornando anche più volte nel “tempo senza tempo” fiabesco si provano contemporaneamente il giusto distacco e l’adeguata immedesimazione nel processo di elaborazione, potendo però ritornare al tempo ordinario e quotidiano al concludersi della fiaba.
Come una volta ci si riuniva attorno al fuoco per ascoltare i racconti, oggi cerchiamo di recuperare un analogo clima di condivisione proponendo alcuni incontri basati sugli stimoli che le fiabe ancora oggi possono offrirci. Vieni a partecipare ad un ciclo di tre incontri che accompagnerà le nostre serate proponendo ogni volta una fiaba diversa e integrando al piacere dell’effetto suscitato una lettura psicologica dei temi trattati.
“La Fiaba e i suoi abitanti: re, fate, orchi e altri coinquilini favolosi” (dott. Saverio Casassa, psicologo) sarà la serata di apertura del ciclo, presentando vari tipi di personaggi e le loro funzioni nel mondo fiabesco e nel nostro mondo emotivo.
Seguirà “Madri, matrigne e belle addormentate: la fiaba di Rosaspina” (dott.ssa Roberta Odetti, psicologa psicoterapeuta) che ci condurrà alla consapevolezza delle varie possibilità del femminile per approdare alla propria immagine di donna.
Chiuderà la serie la conferenza “Povera Cappuccetto Rosso! Quanto è difficile diventare… adolescenti” (dott.ssa Camilla Salvestri, psicologa psicoterapeuta) in cui la famosa fiaba ci mostrerà le peripezie del viaggio verso la propria autonomia in equilibrio tra distacco dalla famiglia e conservazione dei valori familiari.
bibliografia
BETTELHEIM, B. (1975) Il mondo incantato. Tr. It., Feltrinelli, Milano, 2010.
KAST, V. (1986). Le fiabe che curano. Tr. It., Red Edizioni, Milano, 2006.
PROPP, V.J. (1928). Morfologia della fiaba. Tr. It., Einaudi, Torino, 2000.
VON FRANZ, L.M. (1970). Le fiabe interpretate. Tr. It., Bollati Boringhieri, Torino, 2012.
VON FRANZ, L.M. (1979). Il femminile nella fiaba. Tr. It., Bollati Boringhieri, Torino, 1987.
contatti
- Saverio Casassa, canale Telegram: https://t.me/studiopsycasassa
- Roberta Odetti, profilo Facebook: https://it-it.facebook.com/roberta.odetti/
- Camilla Salvestri, pagina Facebook: https://www.facebook.com/CamillaSalvestriPsicoterapeuta/?ref=py_c