tirocinio

Tirocinio con Psicologiainliguria per studenti dei corsi di laurea in psicologia

 presso

L’EDUCAZIONE DELLA MENTE®

Psicoterapia Integrata individuale e di gruppo

Sede convenzionata per lo svolgimento di tirocinio e stage:

Università di Torino, Roma, Milano Bicocca, Milano Vita-Salute San Raffaele, Palermo, Padova, Pavia.

Università Telematiche: e-Campus, Cusano, Marconi, Nettuno.

Sede convenzionata per lo svolgimento di stage per l’Università di Genova

dr. Massimo Rebagliati, psicologo psicoterapeuta

dr.ssa Maura Rossi, medico psicoterapeuta

GENOVA Corso Galileo Galilei 9/29 – 16142

ALBISSOLA MARINA (SV) Viale Faraggiana 85/9 – 17012

PREMESSE INFORMATIVE

Note su Massimo Rebagliati, tutor di tirocinio e di stage

Massimo Rebagliati svolge i suoi primi quattro anni formativi e professionali nel Centro socioterapico per giovani psicotici “Daily” di Genova Pegli, dove sperimenta l’applicazione di teorie sull’approccio alla psicosi, in qualità di operatore volontario, sotto la direzione del dott. Giandomenico Montinari, psichiatra a Genova. Montinari è stato l’ideatore e il responsabile (dal 1973 al 1981) del Centro, condotto secondo l’approccio di Maxwell Jones.

Svolge, nei primi anni ’80, un training psicoanalitico personale, poi didattico con supervisione, con la dr.ssa Silvia Montefoschi, psicoanalista, a Milano. Montefoschi è arrivata alla psicoanalisi dopo la laurea in medicina e in biologia, è stata allieva di Ernst Bernhard e tra i fondatori dell’AIPA (Associazione Italiana Psicologia Analitica), si è distinta per un’interpretazione in chiave dialettica del pensiero junghiano.

E’ libero professionista dal 1984. Svolge attività psicoterapeutica individualmente fino al 1987, anno in cui inizia il sodalizio professionale con Maura Rossi, medico psicoterapeuta, con analoga formazione. Da quell’anno l’attività mantiene la stessa tipologia di utenza (singoli e gruppi), approfondendo quegli aspetti metodologici che portano alla costituzione dello Studio quale formalizzazione di un nuovo approccio alla terapia e all’educazione: la psicoterapia con due analisti.

Dal 1997 al 1999 è docente di “Psicologia ed Epidemiologia delle Dipendenze”, “Psicologia della Devianza”, “Psicologia sociale, dei gruppi e delle istituzioni” nel corso triennale di qualificazione per educatori professionali, organizzato dalla Regione Liguria e dall’Università di Genova.

Nel 1998 è relatore al Primo Convegno Nazionale degli Psicologi Italiani: “Psicologi e Cittadini del 2000”, a Lecce, con l’intervento “Il contributo dello psicologo libero professionista nella scuola: verso un cambiamento nel modo di pensare alla pro­fessione di psicologo.”

Nel 2000 è ideatore e responsabile della Newsletter “Psicologia In Liguria” periodico informativo ufficiale dell’Ordine degli Psicologi della Liguria.

Nel 2005 conduce laboratori universitari sulla dinamica di gruppo per studenti diplomandi dell’Università degli Studi di Genova, Scienze della Formazione.

Dal 2006, su nomina del Consiglio dell’Ordine degli Psicologi della Liguria, è membro della Commissione Paritetica Università/Ordine come rappresentante degli psicologi liberi professionisti.

Nel 2006 è relatore nel Convegno: I confini del Counseling, nell’ambito dei lavori della Scuola di specializzazione in analisi transazionale di Genova.

Nel 2007 è docente nell’ambito dei lavori della Scuola di specializzazione in psicoterapia istituzionale di Genova del dr: G. Montinari: Psicoterapia e indicatori di trattabilità.

Nel 2008 e 2009 è docente nell’ambito dei lavori della Scuola di specializzazione in psicoterapia psicoanalitica “Il Ruolo terapeutico di Genova”: I livelli della comunicazione in analisi: il primo colloquio.

Nel 2010 è docente nell’ambito dei lavori della Scuola di specializzazione in psicoterapia psicoanalitica “Il Ruolo terapeutico di Genova”: Teoria e pratica della complessità in psicoterapia.

Dal 2010…

“La struttura del nostro lavoro psicoterapico in due analisti consente di avere dettagliati appunti di ogni seduta: ho proseguito e approfondito la meta-analisi di questo ricco materiale coinvolgendo colleghi di diversi orientamenti in un lavoro di supervisione e ricerca clinica.

Ho proseguito la conduzione dei gruppi di supervisione rivolti a colleghi psicologi e psicoterapeuti.

La struttura del nostro lavoro come sede di tirocinio consente di avere una quantità (in continua evoluzione) di videoregistrazioni di simulazioni di colloqui sulle quali svolgere un lavoro di microanalisi da molteplici punti di vista clinici.

Ho sempre più indirizzato la ricerca clinica sull’integrazione del rapporto col corpo in terapia, individuando due percorsi preferenziali: il primo centrato sul paziente e il secondo centrato sulla collaborazione con professionisti anche di campi limitrofi (osteopati, operatori craniosacrali, medici che seguono protocolli PNEI, ingegneri biomedici).

Il percorso centrato sul paziente si è focalizzato su gli effetti psicofisiologici:

– della disbiosi intestinale (partecipo ai corsi svolti dal dr. Luciano Lozio per la Bromatech e ai lavori della SIPNEI Liguria)

– dei disturbi del pavimento pelvico (collaboro con agopunturisti e medici per il trattamento del dolore cronico)

– della variabilità della frequenza del battito cardiaco (durante le sedute di psicoterapia e durante la meditazione, con dispositivo dedicato)

Il percorso in collaborazione con altri operatori della salute si è focalizzato sulle implicazioni psicologiche:

– del contatto fisico basato sul minimo stimolo (in osteopatia, nel massaggio dolce di Eva reich, nel campo craniosacrale e nel Points&Positions di Will Davis)

– dello stato di coscienza del terapeuta durante il proprio lavoro (pratica dello stato meditativo)

– dei modi di proporre percorsi finalizzati al miglioramento della qualità della vita (analisi bibliografica e delle cosiddette “buone prassi” per quanto attiene la psicoterapia, l’alimentazione, il movimento, la meditazione).

La mia attuale frontiera della ricerca è la medicina informazionale ed energetica: uso un dispositivo per la medicina quantistica che sto tarando specificamente per la componente psicologica.”

Attività dello Studio L’Educazione della Mente®

Fin dal suo esordio, l’attività professionale è caratterizzata dallo sforzo di integrare differenti approcci psicologici. L’approfondimento dell’epistemologia della psicologia è la base che ha promosso l’arricchimento formativo degli anni successivi, attraverso l’integrazione sistemica, metodologie espressive non verbali e metodologie psicocorporee.

Dalla sua fondazione nel 1988 e per tutti gli anni ’90, partecipa ai lavori del Centro Internazionale di Studi Semiotici e Cognitivi di San Marino, presieduto da Umberto Eco, dove si incontrano i massimi esponenti mondiali della riflessione sul “mind/body problem”.

Dal 1989 l’attività professionale si apre anche al sociale, in ambito educa­tivo (scuole e università) e as­sociativo.

Dal 1990 diventa con­sulente del Provveditorato agli Studi di Genova, col­laborando strettamente, fino al 2000, con l’Ufficio per l’Educazione alla Sa­lute e Prevenzione delle Tossico­di­pendenze (responsabile la dott. Maria Grazia Mecci). Questa collaborazione sortisce, fino al 2008, lo svolgimento di 37 progetti di formazione e aggiornamento rivolti a studenti e docenti dalla scuola materna all’università, e a genitori, della provincia di Genova e Savona.

Dal 1990 mantiene costante attività di aggiornamento e ricerca, fra pari, con col­leghi di area: sistemica, psicocorporea, psicodrammatista, psicoanalitica. Attività da cui sono nate collaborazioni con alcune scuole di specializzazione in psicoterapia.

Dal 1994 al 1996 conduce attività di gruppo per conto di Coop Liguria, presso i Punti d’incontro dedicati ai soci.

Dal 1995 al 2002, allestisce e partecipa alla Commissione Scuola, per i rapporti fra gli psicologi e la Scuola, presso l’Ordine degli Psicologi della Liguria.

Nel 1997/1998 e nel 2002 conduce seminari universitari di formazione alla ricerca per laureandi e dottorandi presso le Università di Siena e di Padova.

Nel 1997 partecipa al Convegno Nazionale della Società Italiana di Psicologia dell’’Edu­cazione e della Formazione: “Fare ricerca in psicologia dell’educazione e della for­mazione”, a Firenze, con le relazioni: “Dallo studio privato alla scuola pub­blica: passi lungo un percorso di ricerca.” e “Un Laboratorio a scuola”.

Nel 2000 conduce il laboratorio esperienziale “L’aspetto educativo dell’analisi. Analisti che lavorano in coppia: esperienze di gruppo e individuali” nell’ambito dei lavori di ATTIVA­MENTE – Forme concrete dell’intervento psicologico – Università di Torino – Facoltà di Psicolo­gia.

Nel 2001 conduce il corso di aggiornamento in psicologia scolastica rivolto a psicologi: “Situazione politico-giuridico-istituzionale del sistema scolastico in Italia e in Liguria; Indagine della realtà socio-sanitaria italiana e ligure; Intervento psicoeducativo integrato nel territorio e di rete”; “Progettazione e promozione professionale”, per l’Istituto di For­mazione, Ricerca e Consulenza sui problemi del Commercio, del Turismo e dei Ser­vizi (ISCOT Liguria).

Dal 2001 al 2009 conduce un T-Group a cui partecipano, oltre a psicologi, professionisti appartenenti a vari ambiti lavorativi accomunati da un interesse per la metariflessione e la progetta­zione.

Nel 2003 organizza, per la Liguria, la “Settimana della Prevenzione Psicologica”, iniziativa a carattere nazionale finalizzata alla promozione e diffusione di una cultura psicologica vicina ai cittadini.

Dal 2008 aderisce al “Maggio di Informazione Psicologica”, periodica iniziativa a carattere nazionale, con le stesse finalità.

Dal 2009 le attività di tirocinio si sono arricchite con la costituzione di una rete di sedi di tirocinio e di studi privati (Genova e Savona) che consente di offrire agli studenti l’esperienza di una pluralità di approcci psicologici.

Note sulle attività di tirocinio e di stage

Non ci sono periodi preferiti per lo svolgimento dei colloqui finalizzati alla richiesta di svolgimento del tirocinio o dello stage, però si invitano gli studenti a prenotarli per tempo. Gli accordi per gli appuntamenti potranno essere stabiliti telefonicamente (393 0257568) o telematicamente (mmlem@outlook.it).

Prima dell’inizio del percorso di tirocinio, agli studenti vengono sottolineati la quantità di impegno e di lavoro richiesti. Questo indirizza verso un senso di soddisfazione e di riuscita che accompagneranno il conseguimento del programma.

Essere esigenti è una forma di rispetto profondo verso chi partecipa. Non importa quanto sia impegnativa la conoscenza psicologica e le difficoltà e problematiche con cui si può arrivare nel gruppo di tirocinanti: c’è nella natura della mente umana una pienezza, una coscienza che esiste sempre e va al di là di ogni limitazione. Questo rispetto per la dignità essenziale di chi arriva al gruppo di tirocinio – il non ritenerlo solo uno studente, una persona che ha solo studiato, un «poverino», a prescindere dalle sue condizioni – non solo permette ma impone di proporre a tutti un percorso esigente. Come ha detto qualcuno: solo se chiedi molto, puoi ottenere molto. 

Ogni volta che questo accade, che molto si chiede e molto si realizza (assai più spesso di quanto ci si potrebbe immaginare), la soddisfazione profonda, il senso di conseguimento, la presa di contatto con il coraggio o la tenacia che non si sapeva di avere sono potentissimi fattori formativi e trasformativi, che permangono e agiscono ben oltre la durata del tirocinio.

Il tempo richiesto per il tirocinio è abbastanza lungo da dare alla maggior parte dei partecipanti la possibilità di afferrare gli elementi fondamentali dell’operare dello psicologo, e di sviluppare una sufficiente autonomia nella pratica psicologica. Ma è anche abbastanza corto da scoraggiare il generarsi di dipendenza dal tutor, dalla partecipazione al programma o dal supporto del gruppo. Il programma introduce i passi iniziali, che permettono di cominciare a camminare con le proprie gambe e di avventurarsi in seguito con un bagaglio sufficiente di conoscenza. Lo scopo è raggiungere fiducia in sé nell’imparare a promuovere comportamenti salutari.

Ognuno può capire quando e come lavora meglio su un determinato compito, arrivando a una profonda consapevolezza delle proprie abilità, delle proprie incertezze, degli errori e dei miglioramenti ottenuti sul campo. Quando ci si conosce più profondamente si sa che cosa può metterci in crisi, si sa che cosa si sbaglia in particolari frangenti e più ci si conosce, meglio ci si adatta alle difficoltà, diventando più flessibili e capaci di cambiare strategia anche di fronte agli imprevisti. Se infine si impara ad adattarsi alle difficoltà usando le proprie risorse al meglio, allora aumenta di conseguenza la sicurezza in sé stessi.

Mentre in ambiti culturali e scientifici, anche medici e psicoterapeutici, a volte si tende a considerare le tecniche come lo strumento risolutivo dell’intervento, l’approccio proposto in questo percorso di tirocinio ha il coraggio di affermare esplicitamente che c’è nella cura qualcosa di più essenziale delle tecniche in sé, e che la conoscenza psicologica è più simile a uno “stato di coscienza” non riducibile a procedure.

Per comprendere il tipo di partecipazione al tirocinio, può essere utile conoscere alcuni principi base.

– Apprendimento di tipo “simbolico-ricostruttivo” (decodifica simboli e ricostruisce nella mente ciò a cui essi si riferiscono) è quello incentrato essenzialmente sul libro, e basato sullo sforzo di leggere, interpretare, capire e mandare a memoria per poi ripetere. E’ utile in un contesto (scolastico, accademico) in cui il numero dei discenti è grande. Ma è un tipo di apprendimento lungo e difficile perché “innaturale”, cioè esclusivamente “mentale”, astratto, di totale e assoluta “concentrazione”. 

– Apprendimento di tipo “percettivo-motorio” è invece quello “naturale” e spontaneo, basato su “cicli ripetuti di percezione-azione”, praticato attraverso esperimenti e prove, in questo senso il tutor più che dire, “mostra” come fare. Per far questo è necessario tornare al concetto operativo di “andare a bottega”, quindi pochi partecipanti motivati e disponibili.

– La pratica psicologica più funzionale è quella che non si vede.

– Le tecniche utilizzabili da un terapeuta o da un istruttore non sono di per sé sufficienti, è invece il modo in cui queste procedure vengono intrecciate ad altri aspetti del contesto terapeutico nel suo insieme a determinare l’entità del cambiamento che avrà luogo in coloro che prendono parte al programma.

Alla luce delle caratteristiche libero-professionali e imprenditoriali dello Studio, e intendendo il tirocinio quale processo integrativo di una formazione professionaliz­zante, il tirocinante è accompagnato dal tutor lungo 5 fasi trasversali di coinvolgimento diretto nella realtà operativa quotidiana dello Studio:

PROGRAMMA DI LAVORO

• Conoscenza del mondo del lavoro attraverso l’organizzazione della rete inter­personale dello Studio.

• Consapevolezza delle diversificazioni esistenti nell’ambito della psicologia clinica e della psicologia sociale, quando si entra in contatto con il territorio.

• Esperienza diretta dell’approccio psicologico attraverso una specifica programmazione armonizzata con le caratteristiche del contesto lavorativo del periodo e dell’utenza.

• Partecipazione alla discussione ed elaborazione di casi clinici e di progetti.

• Elaborazione di un personale progetto di approfondimento di una metodologia applicativa.

INDICE DELLE ATTIVITA’ PROPONIBILI AI TIROCINANTI

(distinte per tipologia di incontri)

Incontri a partecipazione diretta.

01 Discussione sulla documentazione relativa ad alcune persone in analisi.

02 Studio e discussione sulla documentazione relativa ad alcune persone che hanno già completato l’analisi.

03 Incontri di gruppo con altre persone.

04 Incontri di gruppo con altri tirocinanti.

05 Incontri individuali.

Incontri a partecipazione differita.

06 Rapporti con i colleghi.

07 Promozione di attività nel sociale.

08 Supervisione di attività nel sociale.

Incontri di studio.

09 Metodologie

10 Deontologia

11 Raccolta e gestione delle informazioni (sulla persona e sulle comunicazioni)

12 Analisi e produzione di testi

13. Analisi comparata di filmati di sedute di terapie diverse

14 Progetti e ricerche

Incontri di formazione al lavoro.

15 Basi per allestimento di un progetto personale.

16 Basi per avviamento di uno Studio professionale.

17 Cenni di gestione finanziaria.

18 Pubblicità.

(distinte per tipologia di argomenti)

01 Psicologia e Psicoterapia.

02 La struttura e la dinamica dei linguaggi e della comunicazione.

03 Il processo terapeutico.

04 La prassi terapeutica.

05 La dimensione del simbolico.

06 La dimensione etica.

07 Il corpo.

08 Il sogno.

09 Il disegno.

10 La fantasia.

11 L’emozione.

12 La dimensione gruppale.

13 Il trattamento dei dati e delle informazioni: descrizione, sintesi, archiviazione.

L’Educazione della Mente

Massimo Rebagliati

Maura Rossi

tel. 393 0257568
e-mail: mmlem@outlook.it

Corso Galileo Galilei 9/29
16142  Genova

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